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EDUCAZIONE FINANZIARIA IN ITALIA

Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO ha partecipato alla presentazione del censimento delle iniziative sul territorio per l’educazione finanziaria presentato dalla Banca d’Italia, in collaborazione con IVASS, CONSOB, COVIP Fondazione per l’Educazione e il Risparmio, Museo del Risparmio. Il quadro che emerge dal censimento non è certo dei più edificanti. Le iniziative sul territorio svolte tra il 2012 e il 2014 sono state 206 promosse da 256 soggetti, tra enti, istituzioni, associazioni e privati. Tuttavia i due terzi delle iniziatve censite ha riguardato meno di mille persone e solo un decimo delle stesse iniziative ha superato le 10 mila. Questo dato evidenzia una grave mancanza di raccordo delle iniziative per le quali, peraltro, non risultano essere state elaborate o rilevati sistemi di impatto ed efficacia delle iniziative stesse. Ciò è indice prima di tutto della scarsa sensibilità sull’argomento da parte delle stesse istituzioni. Basti pensare che stessa Banca d’Italia e Ministero dell’università e ricerca hanno partecipato al censimento con un progetto del 2008 – inserito nel censimento 2012-2014 -. I progetti più rilevanti provengono comunque da iniziative private (Banche e fondazioni), mentre meritano una nota di plauso meritano le associazioni dei consumatori iscritte al CNCU, tra cui l’Associazione CODICI, che hanno partecipato al censimento con progetti in partenariato con ANIA, IVASS e Fondazione per il Risparmio. Nel merito, il risultato dei dati conferma quanto emerso nelle precedenti indagini. Un bassissimo livello di educazione finanziaria in otre il 63% della popolazione, con picchi nelle fasce di età più avanzate, accompagnata dalla mancata conoscenza di concetti fondamentali, qua!i inflazione, tasso di interesse e capitalizzazione. Appare necessario lavorare fin dai programmi scolastici per introdurre la cultura finanziaria fin dalla scuola primaria, per preparare future generazioni di cittadini consapevoli. Ciò probabilmente non li metterà al riparo dei grandi crack finanziari, la maggior parre causati dell’occultamento di dati e informazioni (quindi non evitabili con conoscenze anche più complesse), ma consentirà, per esempio, di avere capacità ed elementi per far quadrare un bilancio familiare, capacità che sembriamo aver perso negli ultimi 30 anni.

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