I PERMESSI EX LEGGE 104 NON SONO VACANZE!

Condividi questo articolo

Lo Studio G&L Avvocati tiene particolarmente a commentare questa importante decisione, a fronte delle numerose richieste di informazioni che ci pervengono in materia e che, purtroppo, dimostrano come spesso questa importante tutela offerta dalla legge a determinate categorie, sia invece snaturata e “consumata” come una vacanza.

Il 23/12/2016 la Cassazione, su ricorso di una lavoratrice accusata di aver usato i permessi di cui alla legge 104 per fare viaggi all’estero, ha precisato che: “Anche se non obbligato a prestare assistenza nelle ore in cui avrebbe dovuto lavorare, chi usufruisce dei permessi non può disinteressarsi completamente della persona disabile” .

Ergo, i permessi – peraltro retribuiti – non possono essere sfruttati per fare vacanza.

Pare questa una decisione di grande civiltà, che non avremmo mai voluto che la Cassazione avesse la necessità di pronunciare.

Purtroppo i permessi retribuiti ex legge 104 ed il loro utilizzo, finiscono molto spesso nelle aule di tribunale, forse perché concessi a chi non ne ha reale bisogno, a scapito degli altri.

Ciò che il beneficiario dei permessi può fare – continua la Cassazione – è organizzare l’intera giornata di assistenza del familiare come meglio ritiene, anche e soprattutto in ragione delle esigenze della persona che si assiste, eventualmente ricavando del tempo per se stessi, ma non certamente per fare viaggi all’estero.

I permessi, infatti, servono per dare la possibilità al lavoratore che assiste un familiare disabile di “poter svolgere un minimo di vita sociale” e “praticare quelle attività che non sono possibili quando l’intera giornata è dedicata prima al lavoro e poi all’assistenza”.

Ma l’assistenza deve esserci, deve rimanere il punto centrale essendo il motivo per il quale il beneficio ex legge 104 viene concesso.

 

Scrivici per una consulenza

ARTICOLI RECENTI CORRELATI: