MANCANZA DI FOGNE: CONDANNATA ROMA CAPITALE

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OSSERVATORIO CASILINO- VILLINI SANTA MARIA
IL DANNO AMBIENTALE PER MANCANZA DELLE FOGNE E’ IMPUTABILE A ROMA CAPITALE
Annullate le prime sanzioni comminate ai cittadini per la mancanza di allaccio in fogna.
Le Associazioni pronte a citare in causa Roma Capitale per quasi due milioni di euro di danni Condannata Roma Capitale. Annullate le prime sanzioni comminate ai cittadini per la mancanza di allaccio in fogna.

Il Tribunale Civile di Roma pone finalmente la prima pietra per consentire chiarezza sulla vicenda che si trascina ormai da oltre 60 anni.

I cittadini del quartiere Villini Santa Maria Mediatrice, proprio a ridosso di Centocelle/Acqa Bullicante, oggi assistiti dallo Studio Legale Giusti&Laurenzano, fin dagli anni ’60 denunciavano la mancata realizzazione del sistema fognario.

Decine di stanziamenti poi dirottati altrove sono stata la risposta che Roma Capitale (allora Comune di Roma) aveva dato fino a due anni fa, quando i cittadini si sono visti recapitare multe prima da 6 mila euro poi da ben 60 mila euro, per un’asserita violazione di divieto di scarico diretto al suolo delle acque nere.

La zona, ove insistono le c.d. fungaie, ben conosciute nel quadrante sud/est della capitale, è caratterizzata dalle cavità a causa delle quali la Pubblica Amministrazione non ha mai ritenuto di procedere alla realizzazione del sistema fognario.

Da parte sua il Gestore del Servizio Idrico – Acea Ato spa – si è sempre dichiarato pronto alla realizzazione, ma il problema è la mancata messa in sicurezza delle cavità.

Contestazioni, lotte, azioni giudiziarie promosse dai cittadini e dal comitato di quartiere (Osservatorio Casilino e Associazione Villini Santa Maria Mediatrice), hanno forse solo indispettito l’amministrazione comunale che anzichè procedere alla realizzazione dell’opera e alla messa in sicurezza delle cavità, ha proceduto a sanzionare i cittadini.

Ieri la sentenza del Tribunale Civile di Roma, a conclusione del primo delle decine di ricorsi presentati dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO a tutela dei residenti contro le sanzioni comminate : “la condotta contestata sia priva del necessario requisito soggettivo […] ma sia ulteriormente scriminata in termini di forza maggiore e stato di necessità non potendo i cittadini tenere altro comportamento se non quello effettivamente tenuto. Gli stessi infatti, avendo scoperto il problema dell’assenza delle fogne, si sono immediatamente attivati per chiedere la soluzione di tale problema. Ciò inevitabilmente scrimina – quanto meno sul piano soggettivo – la condotta dei residenti che si sono ritrovati delle case costruite a norma di legge, con abilitazioni ed autorizzazioni concesse, ma prive di fogne”.

Il Tribunale di Roma, accogliendo in pieno la tesi sostenuta dallo Studio Giusti&Laurenzano, ha messo nero su bianco non solo l’impossibilità dei cittadini di potersi dotare di sistemi alternativi al sistema fognario della raccolta della acque reflue (peraltro sistemi alternativi vietati dal piano regionale di tutela della acque della regione lazio), ma che sopratutto sono stati gli stessi cittadini ad attivarsi con iniziative varie al fine di sollecitare la realizzazione dell’opera.
Una cosa è sicura, un danno ambientale esiste, ma le sentenza del tribunale di roma certifica che a causarlo non sono i cittadini, ma la gravissima inadempienza prima di tutto di Roma Capitale.

E’ per questo motivo che lo Studio Legale Giusti&Laurenzano ha avviato e continuerà ad avviare iniziative legali nelle opportune sedi.

Gli Avv.ti Giusti&Laurenzano, nell’interesse dei residenti costituitisi in Comitato, hanno già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, per il reato di danno ambientale.

La recente ed importantissima sentenza pronunciata dal l Tribunale Civile di Roma verrà pertanto consegnata agli atti della Procura, al fine di consentire l’individuazione di coloro che hanno omesso e che saranno ritenuti responsabili dei fatti.

Ma lo Studio Giusti&Laurenzano ha già pronto  anche un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio: forti della sentenza, si procederà ad avviare un ricorso per provvedimento espresso, con richiesta di condanna di Roma Capitale al risarcimento del danno ambientale.

Pronta la costituzione in giudizio non solo del Comitato di Quartiere Osservatorio Casilino-Villini Santa Maria Mediatrice, ma anche delle Associazioni Ambientaliste e delle Associazioni dei Consumatori.

Il danno? quasi due milioni di Euro, tanto il costo stimato per la messa in sicurezza delle cavità e la realizzazione del sistema fognario.

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