IL PROCESSO PENALE TELEMATICO ARRIVA DAVANTI AL TAR LAZIO: Chiesta la trasposizione davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio del Ricorso Straordinario al CdS avverso il DM 206/24
Dopo che il Consiglio di Stato in funzione Consultiva aveva chiesto una dettagliata relazione in relazione alle criticità e malfunzionamenti conseguenti alla entrata in funzione dell’APP (Leggi l’articolo), il Ministero della Giustizia ha chiesto che il Ricorso straordinario venga trasposto innanzi al Tar Lazio.
La decisione di avviare il Ricorso straordinario è stata assunto con l’entrata in vigore del cosiddetto sistema a binario unico, anticipato al 01/01/2025 dal DM 206/24, con cui è stato imposto si l’utilizzo esclusivo del canale telematico per il deposito di atti e documenti nell’ambito del processo e delle udienze penali. Gli uffici giudiziari di 87 distretti si sono trovati ad affrontare gravi criticità tecniche. Le maggiori difficoltà hanno riguardato le attività d’udienza, il deposito telematico di atti e nomine, nonché l’estrazione di copie dei documenti ( Leggi l’articolo)
Il procedimento sarà ora trasposto dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e stiamo già predisponendo l’atto di costituzione in giudizio e richiedendo nuovamente la cautelare con l’intento di imprimere ulteriore celerità all’iter processuale. Non si può fare a meno di rilevare come il Ministero abbia scelto di non adempiere alla richiesta del Consiglio di Stato, omettendo la redazione della relazione istruttoria, e abbia invece optato per trasporre il giudizio dinanzi a un diverso organo giurisdizionale, il TAR. Tale scelta appare particolarmente significativa, se si considera che la decisione di promuovere un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica era stata ponderata proprio in ragione della competenza consultiva del Consiglio di Stato, che si era già espresso sullo schema di regolamento con il parere n. 1558/2024 nel quale viene chiaramente individuato il 31 dicembre 2025 come termine ultimo per la piena attuazione del Processo Penale Telematico. La trasposizione del giudizio, dunque, sembra volta anche ad evitare la decisione di un organo che si era già pronunciato nel merito, offrendo un’interpretazione inequivoca delle tempistiche previste dal PNRR.
Il passaggio alla sede giurisdizionale consentirà, comunque, una trattazione più rapida della causa in fase cautelare, permettendoci di avanzare istanza per la sospensione dell’obbligatorietà del cosiddetto “binario unico” del Processo Penale Telematico almeno sino al 31 dicembre 2025. Tale sospensione garantirebbe una fase di sperimentazione più profonda della piattaforma, utile alla risoluzione delle numerose criticità tecniche e operative già emerse.
Vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi e sugli esiti della fase cautelare attualmente pendente dinanzi al TAR del Lazio.
Un cordiale saluto,
Carmine Laurenzano & Michele Bonetti