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REGIONE LAZIO – TAVOLO PER IL SOVRAINDEBITAMENTO

REGIONE LAZIO

– Insediato il Tavolo Regionale sul Sovraindebitamento e Usura di cui alla l.r. 14/2015 –

Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO in rappresentanza dell’Associazione CODICI Lazio –

Si è insediato oggi, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Rita Visini, il Tavolo regionale sul Sovraindebitamento e l’Usura. Molte le problematiche sul tavolo, dalla mancanza di fondi per il supporto delle Associazioni che operano sul territorio, all’assenza delle Istituzioni. L’insediamento è stato tanto più apprezzato quando si è auspicato che non rimarrà una delle tante iniziative esistenti sulla carta ma non in grado di dare una concreta risposta alle gravissime problematiche.

Per l’Associazione CODICI Lazio ha presenziato l’Avv. Carmine Laurenzano dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO il quale ha richiamato l’attenzione dell’Assessore e dei colleghi sulla necessità che il Tavolo diventi anche e soprattutto un momento politico e di raccordo delle problematiche regionali con quelle nazionali. E’ stato infatti inevitabile puntare il dito sulle macroscopiche criticità di tutte le politiche nazionali rivolte alla lotta al racket e all’usura. In particolare l’Avv. Carmine Laurenzano dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, condividendo le esperienze maturate in oltre 15 anni di iniziative antiracket e antiusura per conto dell’Associazione CODICI, ha evidenziato la necessità di rivedere le procedure per l’accesso ai fondi di solidarietà delle vittime del racket e dell’usura (di cui alle leggi 108/96 e 44/99), del tutto inadeguate per consentire una risposta concreta ed effettiva e soprattutto non in grado di premiare chi denuncia, tanto che il calo delle denunce negli ultimi anni è drasticamente calato, mentre le investigazioni giudiziarie in questo campo dicono che il fenomeno è in forte espansione e crescita. La pressante burocrazia, poi, si accompagna ad una incapacità normativa di cogliere gli effetti della disciplina. Il richiamo espresso al Regolamento D.M. 220/07, che ha imposto alle Associazioni di tutela di poter essere iscritte nel registro prefettizio della provincia ove hanno la sede principale, con la cancellazione da tutti gli altri registro, ha portato ad un depauperamento dell’esperienza dell’antiracket e antiusura e alla perdita di know-how. Così ancora la miopia nel nascondere la crescita di fenomeni criminosi in Regioni come la Lombardia e il Lazio.

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